martedì 16 febbraio 2010

sono passati quattro mesi

il 23 febbraio e' il compleanno di Angelo
(Angiolo, Gabbiano, Gabbia...)
in questo tempo,
il ricordo di mio padre mi ha coinvolto completamente,
in un turbine di immagini, racconti,
parole, sorrisi, incazzature.

Io ricordo un "Porco D-o"... mitico,
eravamo in Yugoslavia, c'era ancora Tito...
era il periodo della mia timida puberta'...
io sono il primo figlio del Garin ( almeno cosi'
mi e' stato ripetuto infinite volte)
ero sempre il piu' grande, il piu' alto
e il piu' mangione, mi chiamavano Danone
per distinguemi da Dani D'Urbino che era Danino

Nei campeggi degli anni 70...quando tutti gli amici
dei miei genitori, quelli della
Federazione Giovani Eesploratori Ebrei (F.G.E.I.)
avevano le tende e si andava insieme in campeggio...
facevamo un "campo" (come i Boy Scout di Baden Powell)
http://it.wikipedia.org/wiki/Robert_Baden-Powell
tutti in cerchio, e il fuoco in mezzo.

Angelo, noto cuoco, preparava il minestrone...
Mi ricordo la Miriam Caivano, un po' capricciosa,
e la Iaia Nahmad, con la quale ho fatto tante
vacanze da bambino.
C'erano altri bambini, ma mi ricordo meno,
forse Martino de Paz...forse i D'Urbino.

Una enorme pentola di minestrone,
"come lo faceva la mi' mamma" ..
dentro un po' di tutto..
la pentola appesa sul fuoco di campo
come gli indiani d'america (nei film?!)...

Noi bambini sdraiati su delle stuoie
guardavamo il cielo... cercavamo le prime stelle

... improvviso tuona un'immenso urlo di terrore...
"PORCODDDDDDDDDDD-OOOOOOOO"

si era rovesciato il pentolone...
con gran parte del epico minestrone...
ore di lavoro del Gabbiano Vanitoso
... e si che di solito mio padre,
che in gioventu' aveva il ciuffo
(come quello dei bravi dei Promessi Sposi)
e teneva un pettinino per
aggiustare i capelli con la brillantina,
cercava di trattenersi davanti ai bambini
e si limitava a imprecare con...un.."D-o spettinato"
o una toscanissima "maremma bona"...
L'Urlo tuono'... lo sentirono tutti
nell'isola di Mali Lusinj (oggi Croazia)

In quel campeggio o in uno simile in Corsica
Angelo ancora giovane e sportivo
sali' su un albero, parecchio in alto
e salto'sulla sabbia rotolandosi
come aveva imparato al militare israeliano.
... e qui potrei raccontarne ancora tante...
...alla prossima...

venerdì 5 febbraio 2010

Non so....

non so come ricordare mio padre,
come "elaborare il Lutto" come dicono gli Psicologi.

Scrivo pensieri e ricordi da anni, so che il tempo
trasforma i ricordi, li rielabora , a volte
capovolge il significato,....
Un abbraccio segno d'affetto puo' essere vissuto come
un'agressione...colui che abbraccia non si sogna nemmeno
che l'altro ...vive la foga dell'abbraccio stesso
come violenza invece che come affetto...

Non amavo abbracciare mia madre, mi dava un vero
fastidio fisico....gli uomini , i maschi come me
avevo imparato che non si abbracciano,
cominciai ad abbracciare mio padre solo quando
lui comincio' ad invecchiare...
Un'abbraccio sbrigativo ma caldo...
venivo da lontano (da Israele)
vedevo mio padre una volta ogni due anni...
Ogni volta vedevo un piccolo segno di invecchiamento,
ma in sostanza portava bene i suoi anni...

Io ricordo che mio padre aveva un fisico atletico,
asciutto, da giovane era competitivo,
un giorno durante un campeggio in Corsica,
sali' su un'albero, in alto e fece un salto
da molto alto...ricordi delle esercitazioni
in Israele, nell'esercito.

Mio padre aveva combattuto in Egitto, nel Sinai
proprio quando mi madre mi dava alla luce
a Zfat , allora citta' ddegli artisti, oggi
ghetto religioso...

Insomma io non abbraccio, anche bacini e
strette di mano mi danno fastidio

....Tanti ricordi si accavallano, racconti
piccoli fatti